Aquila reale

Aquila Reale (per gentile concessione di Iosto Doneddu)

Si riconosce per le grosse dimensioni che caratterizzano gli esemplari adulti, che hanno le parti superiori del corpo di colore marrone chiaro e scuro, la testa assai più chiara, becco grande e ricurvo, l'occhio marrone, ali grandi e larghe dal piumaggio marron scuro.  

Volo elegante, abitualmente planato e volteggiato. 

Gli individui maschi possono raggiungere i 75 cm di lunghezza ed il peso di 3-3,50 kg, mentre le femmine sono leggermente più grandi ed arrivano a 90 cm circa di lunghezza ed un peso variabile tra i 4 ed i 6,50 kg.

L’apertura alare può superare i due metri.

Extra

Un rapace davvero evocativo degli ideali di potenza, libertà, eleganza, dignità: vola imponente e maestosa e durante il volteggio rialza le ali verso a formare una “V” molto aperta. Il suo caratteristico volo a festoni serve per difendere il proprio territorio ma anche nel corteggiamento...nel volo a spirale sfrutta le correnti termiche ascensionali; il volo di caccia è invece a bassa quota, costeggia i fianchi delle montagne, scansionando con la propria vista acuta in cerca di prede.  Raggiunge quote considerevoli: poi in picchiatala la velocità dell’Aquila reale può superare 250 km/h sino al limite dei 300Km/h.

Origine zoogeografica:
Oloartica
Areale di distribuzione:
L’aquila reale è presente praticamente su tutti i principali massicci montuosi dell’isola. Si tratta di una specie stanziale che nel periodo invernale si spinge spesso oltre il suo habitat preferito.
Identificazione:
Si riconosce per le grosse dimensioni che caratterizzano gli esemplari adulti. Volo elegante, abitualmente planato e volteggiato. Volteggia con rari battiti d’ala e tenendo le ali leggermente in avanti. Il piumaggio degli esemplari maschi è marrone scuro con delle lievi sfumature rossicce, le remiganti bruno-grigiastre barrate di scuro ed una colorazione chiara e leggermente dorata sulla testa e sul collo. A distanza ravvicinata è visibile una marginatura scura in corrispondenza del bordo alare posteriore. Parte mediana delle copritrici leggermente dorata. Nei 2/3 prossimali la coda appare grigiastra con barrature scure; ampia banda scura terminale. Le parti inferiori sono uniformemente castano scuro. Nelle femmine i colori sono sensibilmente più scuri. Le zampe sono ricoperte di piume, gli occhi sono grandi e direzionati frontalmente, denotando una vista acuta. Iride bruna. Tarsi calzati. Zampe gialle. Il possente becco ha la caratteristica forma ricurva verso il basso, nero in punta a base grigiastra, cera gialla. Gli esemplari giovani mostrano una colorazione simile agli adulti, ma con una minore presenza di sfumature, delle macchie bianche evidenti sotto le ali e la base della coda mostra anch’essa una colorazione bianca.
Habitat:
L’habitat preferito dall’Aquila reale è costituito dai pascoli d’alta quota e dagli ambienti piuttosto rocciosi; si tratta di luoghi impervi, ancora relativamente selvaggi e lontani dalla presenza umana. Dai suoi rifugi abituali l’Aquila reale si sposta sulle lunghe distanze in cerca di cibo, che cattura generalmente a terra. Le sue prede sono piccoli animali d’allevamento, volpi, conigli, lepri e pernici, ma spesso non disdegna le carogne.
Riproduzione:
Il periodo degli accoppiamenti è tra dicembre e febbraio, durante il quale, in seguito ad uno spettacolare corteggiamento costituito da picchiate, avvitamenti e leggeri tocchi del partner, la coppia sceglie il luogo più idoneo per nidificare. I nidi hanno grandi dimensioni e vengono costruiti nelle cavità rocciose o su gradini, preferibilmente situati su strapiombi e dominanti la gran parte del territorio sottostante. La deposizione si verifica tra marzo e aprile, con la produzione di uno o due uova. L’incubazione ha una durata media di 43-45 giorni circa, al seguito dei quali nascono i piccoli che permarranno nel nido per quasi tre mesi. I piccoli aquilotti appena nati sono ricoperti da una lanugine bianca che è destinata ad essere sostituita, dopo una ventina di giorni, da un piumaggio più folto.
Status di conservazione:
Specie rara a livello regionale, nazionale ed europeo.
Fattori di minaccia:
La perdita e l’alterazione delle zone di caccia, unite al bracconaggio, al collezionismo ed al disturbo antropico, sono le maggiori cause del declino della specie. Gli esemplari presenti sono purtroppo in numero ridotto e si teme per la sua scomparsa dai territori Isolani.
Grado di protezione:
Convenzione di Berna, All. III; DIR. CEE 409/79, All. I; L.R.23/98.
Curiosità:
Nel corteggiamento, la coppia fa dei voli a festoni o lanci di prede in volo. In questo periodo il giovane della covata dell'anno precedente viene allontanato dai genitori anche in maniera aggressiva. Prima della deposizione delle uova, la coppia costruisce o ristruttura il nido con fronde e rami sia secchi che freschi che strappano direttamente dagli alberi con gli artigli. L'uso di rami freschi, oltre a mimetizzare il nido, pare segnali alle altre aquile che quel territorio è occupato. In Sardegna i nidi vengono costruiti principalmente su pareti rocciose a strapiombo, ma anche - raramente - sugli alberi.
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Scheda
Nome latino:
Aquila chrysaëtos
Nome sardo:
S'Abbila, àbbili, abile, àchibi, àchili, àgula, àve, àe
Classe:
Ordine:
Famiglia:
Fauna:
Approfondimenti

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