Il progetto MED-Star mira a potenziare le capacità di previsione, prevenzione e soppressione degli incendi nell’area di cooperazione, per proteggere e valorizzare le risorse ambientali, culturali e turistiche dello spazio "marittimo” (Interreg Marittimo)
Obiettivi generali e specifici
L’ obiettivo generale il miglioramento della capacità di prevenire e gestire il crescente rischio di incendio derivante dai cambiamenti climatici, da parte delle istituzioni pubbliche, in aree a elevata presenza antropica e in aree di rilevante interesse naturalistico. Anche mediante azioni di adattamento, MED-Star vuole promuovere e potenziare la copertura e l’integrazione dei sistemi pubblici congiunti di gestione del rischio incendi, laddove tali sistemi siano assenti o non sufficienti. In particolare, il progetto prevede:
- Sviluppo di modelli innovativi di governance, con piani congiunti di prevenzione
- Trasferimento di modelli e metodologie innovative dal mondo scientifico alle amministrazioni pubbliche
- Creazione di un sistema congiunto di monitoraggio e coordinamento per la lotta contro gli incendi
- Sviluppo di azioni di comunicazione, sensibilizzazione e formazione rivolte a popolazione residente, turisti e operatori del settore.
La strategia di intervento é basata su specifici investimenti di natura materiale e sui seguenti output/realizzazioni:
- Piano di Azione Congiunto (PAC) su reti di monitoraggio e piattaforme di condivisione dati
- PAC sulla previsione e prevenzione degli incendi
- PAC sulla pianificazione strategica e la gestione compresi i piani di adattamento ai cambiamenti climatici.
L’approccio transfrontaliero è pertanto essenziale per l’integrazione dei sistemi pubblici di gestione del rischio e per una più efficace cooperazione tra le amministrazione competenti in materia di rischio incendi. Uno degli obiettivi specifici prioritari di intervento è “Migliorare la capacità di prevenire e gestire, in forma congiunta, alcuni rischi specifici derivanti dal cambiamento climatico: rischio idrologico, in particolare in relazione alle alluvioni, erosione costiera e incendi”. E in particolare la mitigazione e il rischio di incendio nell’area mediterranea.
Il ruolo di Forestas
La Regione Sardegna porta in dote la sua pluridecennale esperienza nell’ambito della gestione del rischio incendi e partecipa al progetto con le strutture che competenti sulla pianificazione, previsione, prevenzione e lotta agli incendi boschivi:
- Direzione Generale della Protezione Civile (DG PC)
- Direzione Generale del Corpo Forestale (CFVA)
- Agenzia Forestas
- ARPA Sardegna (ARPAS)
I compiti in capo a ciascuna delle strutture coinvolte sono dettagliati nel Piano Regionale di Previsione, Prevenzioni e Lotta Attiva contro gli incendi Boschivi annualmente approvato dalla Giunta Regionale in conformità alla Legge Quadro in materia di incendi boschivi n. 353/2000.
In materia antincendi, a Forestas competono:
- attività di prevenzione, prioritariamente entro i compendi forestali amministrati
- il concorso alla lotta attiva sotto la direzione e il coordinamento del CFVA.
In Sardegna il CFVA ha curato l'organizzazione del corso di formazione dell’Analista dell’incendio boschivo: una figura ormai diffusa in diversi Stati (Stati Uniti, Spagna, Francia, Portogallo, etc.), che assume un ruolo strategico nella lotta agli incendi individuando le strategie da adottare per lo spegnimento.
L’organizzazione del corso e tutta l’attività formativa conseguente è stata limitata dalle restrizioni dell’epidemia COVID 19, dunque è stata predisposta in modalità a distanza. Il corso, per complessive 24 ore, è articolato in 6 giornate con inizio a marzo 2021, è anche previsto lo svolgimento di un’esercitazione pratica di fuoco prescritto che, dovendo necessariamente attuarsi in ambiente esterno e in presenza di condizioni meteo e ambientali favorevoli alla propagazione del fuoco, è stata programmata per la fine del mese di maggio.
L’attività formativa è destinata oltre che al personale appartenente al CFVA, anche alle altre amministrazioni partners del Progetto Medstar, italiane e straniere, nella convinzione che l’acquisizione di esperienze e metodologie di lotta al fuoco costituisce oggi un irrinunciabile patrimonio formativo e di autorevolezza operativa nella lotta agli incendi boschivi.
Complessivamente il corso è stato destinato a una platea di 201 unità di cui: 121 appartenenti al CFVA, 18 della Protezione Civile, 12 -di Agenzia FORESTAS.