Citiso trifloro

Cytisus villosus Pourret (ph: G. Lai)

Arbusto, alto 1-2 metri. Rami eretti e flessibili, pubescenti da giovani. Fusto legnoso con corteccia color verde-olivacea. Foglie trifogliate, la fogliolina centrale più grande delle altre, brevemente picciolate, pubescenti sia nella pagina superiore che in quella inferiore. Fiori gialli riuniti in gruppi di 2-4 al ascella delle foglie. Il frutto è un legume leggermente arcuato, verde-biancastro, peloso, lungo 3-5 cm., che contiene diversi semi gialli o rossicci.

Corologia:
E' presente nelle regioni dell' Europa meridionale, Italia e Africa Nord-occidentale.
Fenologia:
Fiorisce in marzo- maggio e fruttifica in luglio agosto.
Habitat:
Predilige i terreni silicei, sciolti e profondi, dal livello del mare fino ai 600-700 metri e costituisce un fitto sottobosco nelle aree ombrose e fresche. Rappresenta un elemento tipico della composizione floristica delle sugherete.
Forma biologica:
Nanofanerofita.
Curiosità:
Il legno è differenziato, con alburno bianco e durame bruno, duro e pesante. Per le sue modeste dimensioni, il legno non ha utilizzazioni particolari. Si riproduce per seme e la germinazione è abbondante. Le fronde vengono utilizzate per la costruzione di scope grossolane. I semi sono tossici poiché contengono un alcaloide, la citisina simile alla strichinina.
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Scheda
Nome latino:
Cytisus villosus
Nome sardo:
Martigusa, occhi caprina, corramusa
Flora:
Famiglia:

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