Bolostiu

Bosco di Alà dei sardi

Superficie: 1056 ha 

La foresta demaniale di Bolostiu è situata ad un altezza media sul livello del mare di 700 m, su un territorio caratterizzato da rimboschimenti di latifoglie e conifere in associazione a macchia mediterranea evoluta. In delimitati areali del perimetro forestale si possono trovare leccete in purezza.
Da segnalare due aree di interesse turistico. La prima in località “Sa Janna de Sedola”, nella zona circostante il centro servizi principale, munita di alcuni angoli di ristoro, e la seconda, in località “Sa Cazza Noa”, posta in un'area più interna e impervia di difficile accesso, dove si puo' ammmirare una maestosa cascata. 

Aspetti climatici:
La zona è caratterizzata da estati calde e siccitose e da inverni con temperatura abbastanza rigida e frequenti nevicate che non ricoprono mai a lungo il terreno. La zona è compresa nell'isoterma di 13° per la media annua; in quella di 5° nel mese di gennaio ed in quella di 23° nel mese di luglio. Le precipitazioni medie annue variano intorno ai 1.000 mm, per la maggior parte concentrate nel periodo autunno-inverno. I venti dominanti sono quelli del IV quadrante e soffiano con intensità notevole. La zona fitoclimatica secondo la classificazione del Pavari è quella del lauretum sottozona media.
Aspetti geopedologici:
Il paesaggio geologico è rappresentato da graniti paleozoici. I suoli sono inquadrabili nell'associazione “terre brune e litosuoli su graniti e porfidi”. Tale situazione varia comunque in relazione all'orografia, per cui nelle zone caratterizzate da pendenze accentuate ed affioramenti rocciosi, ci si trova in presenza di zone notevolmente degradate inquadrabili nell'associazione “litosuoli, roccia affiorante, protorankers”. L'altimetria media del perimetro si aggira intorno ai 600 mt. con quota estrema inferiore di mt. 320 circa in loc. Badu Pedrosu e quota estrema superiore a mt. 833 in loc. Nodu Frascosu. L'orografia è molto accidentata e in corrispondenza dei rilievi più elevati e dei compluvi si presentano pendenze superiori al 60-70%.
Aspetti vegetazionali:
In alcune pendici rocciose difficilmente raggiungibili sono presenti residui della vegetazione esistente in un passato non molto remoto, rappresentati da contorti esemplari di leccio. La presenza di questi residui boscati e la testimonianza della popolazione locale inducono a ritenere che un tempo il territorio fosse coperto da una fitta foresta di leccio con presenza di elementi mesofili quali ilex aquifolium pianta dalla quale la località ha preso il nome. I tagli indiscriminati, praticati prima che il compendio venisse acquisito al patrimonio dell'ex Azienda Foreste Demaniali, per produrre legna da ardere da concedere alla popolazione di Alà dei Sardi ed i successivi incendi ripetutisi negli anni per fornire germogli freschi alle greggi di capre, ha condotto il territorio ad una intensa degradazione, con predominio di quelle specie maggiormente dotate di ampiezza dei limiti di tolleranza. Con l'acquisizione di questi terreni da parte dell'ex Azienda Foreste Demaniali si è dato inizio alla sistemazione idraulico-forestale del territorio con ampie opere di rimboschimento e opere accessorie; le stesse opere vennero purtroppo vanificate da un violento incendio verificatosi nell'estate del 1978 che percorse l'intero perimetro riportandolo allo stadio precedente all'acquisizione, caratterizzato dalla presenza di vaste superfici coperte da roccia nuda e da suoli estremamente sottili fortemente erosi dalle acque meteoriche, poco o niente ostacolate dalla scarsa vegetazione presente.
Come si raggiunge:
La foresta è raggiungibile utilizzando due percorsi: - attraverso la strada statale che da Monti conduce ad Alà dei Sardi fino all’altezza del km 13 e subito dopo il ponte ‘Rio S’Eleme’ al bivio per la frazione di ‘Badde Suelzu’; - attraverso la strada intercomunale che da Alà dei Sardi conduce alla Foresta Demaniale di Bolostiu in corrispondenza dell’uscita per San Francesco.
Condividi:
Scheda
Tipologia:
Servizio di appartenenza:
Complesso forestale di afferenza:

Potrebbe interessarti anche:

  • Uno dei cantieri storici, il cantiere del Monte Limbara è situato sul versante nord del massiccio granitico del Monte Limbara, ed è il secondo per importanza regionale. Gli...
  • Il presidio Forestale di Mariani fa parte del Complesso Forestale Parchi Anglona Meilogu. DESCRIZIONE GENERALE Il Parco Mariani fu acquistato dal Comune nel marzo del 2001 ed è...
  • La foresta di Linas è stata acquisita come proprietà demaniale da privati. Si trova nel cuore del territorio del M. Linas, che con i suoi 1236 m s.l.m.m. rappresenta il complesso...
  • Compresa tra le foreste storiche, la foresta di Fiorentini è un sito di alto interesse forestale, paesaggistico e archeologico.
  • Il cantiere forestale di Eltili si trova nel comune di Baunei , ha una superficie totale di 2.691 ettari , di cui 1941 sono in occupazione temporanea (ai sensi della Regio Decreto...
  • Il cantiere forestale “S. Antonio” è situato nel Comune di Macomer , nella cartografia I.G.M. SC. 1:25000 ricade nei fogli 498 sez. – III di Macomer. La superficie totale è di 277...
  • Una foresta meta di visitatori, provenienti dal capoluogo e dalle aree limitrofe, per via delle sue caratteristiche che la rendono particolarmente idonea per l’attività sportiva e...
  • Il Parco urbano confina con l’abitato di Laconi ed è annualmente meta di migliaia di visitatori che giungono in pellegrinaggio religioso: Laconi è il paese natale di Sant’Ignazio.
  • Il compendio forestale “Santa Maria” , situato nel comune di Bosa , cartograficamente ricade nei fogli IGM 479 sez. I – II – III - IV. La superficie è di proprietà dell’ Istituto...
  • storia del cantiere Il cantiere forestale di Cartucceddu fu istituito (insieme a quello di Perd'e Liana ) nel 1992 dall’ Azienda Foreste Demaniali di Nuoro ed ha una superficie...
  • La foresta di Terranova, demaniale a partire dal 1965 con l’acquisizione dei terreni di proprietà comunali utilizzati in passato dalla popolazione locale ad usi civici. Ricade...